
Il mondo della notte al ticchettio dell'orologio prosciuga il cuore tinnito iniziando i dubbi ei dolori del povero contadino in un imbroglio di connessioni per togliere il suono dal basso per rappresentare graficamente il suono sopra. Di questo mondo inventato alla Guinness dell'arte minimale rimane aperto la presenza dei sogni strapazzato dal clamore delle chiacchiere nelle giacche marroni della mente avvolto nelle soddisfazioni della distribuzione dei premi al tempo di Giovanni Battista. C'era il mare che si ritira sulla sabbia le trecce di capelli del tosato criniera di cavallo scomparso nel maremoto a contatto con ventose aria ed etere raccolto mezzo mistero perla mezza scura delle insidie. Al sorgere la rosa puntava con odore di alghe verdi effetto del linguaggio porgendogli la bocca piena bolle di metano a livello delle cabine balneari poi alla deriva all'orizzonte il lupo che piange il windsurfer davanti all'onda sublime. gli rispose fischietti di sicurezza presunti istrioni della Relève perpetuando alle porte della città paura degli invasori fare clic sui loro stivali di ferro i ciottoli umidi dei vicoli bui con odori pestilenziali per tagliare la gola ai senza maschera. Non lontano da lì sotto la doratura della ragione preda dell'impazienza dell'attesa Il piccolo Pierre guardava le ultime palpitazioni della candela compagno di guardia in ritardo passato a torcere il collo alle follie dell'oblio omaggio reso a colui che in fondo alle calle amava il piccolo sassolino bianco di bianco. 1045