Archivi di categoria: giugno 2020

L'uccello dolce

Alle barriere della mente    
c'è l'uccello dolce    
cammina e respira in sua presenza.        
 
La catena è ruvida    
come un moto ondoso    
se soulevant de l'océan.      
 
Senza ansia    
ouvert sur l'infini    
oltre le mura della negazione.        
 
La raffinatezza dei prati    
est lustrée de fleurs jaunes    
amano i pigmenti.        
 
E quando ci voltiamo    
sur soi et que l'on touche    
il dolce uccellino, sempre.        
 
giorni come questo    
à la volée    
nel profondo delle nostre storie.        
 
 
 
612
 

la pazienza è bella


la pazienza è bella    
la sera    
come tre fili d'erba    
per strada.        
 
La pazienza non ha luogo    
in tasca si rifugia    
senza un grido    
sous le sourcil d'un sourire.      
 
Lei sta cavalcando    
di tanti anni    
lei attraversa le fonti    
informe en bout de nuit    
luce tra cielo e terra    
silenziare    
les mouvements de l'être.        
 
D'un souffle subtil    
brise légère    
elle est l'esprit et le corps    
lavée et purifiée    
prête à brûler sans se consumer    
sur terre et dans le multivers    
aux portes de l'amour.        
 
 
611
 

Les errants de la cause




Main tendue
vers la lumière
implorante
aux griffures de l'esprit
bouche ouverte
l'auréole en place.

Parquent les moutons
les bergers
sur le tard
avant que les loups viennent
aux bêlements se mêlant
sonnailles et piétinements.

Aller plus avant
vers les collines
où se retrouvent
le soir venu
les errants de la cause
la parole entendue.


610

Du noir au blanc

Du blanc au noir 
au café du coin    
point de matricaire    
point de millepertuis    
sur le plancher   
une femme affalée    
sur son céans   
contre le comptoir    
chaises empilées    
lumière blafarde    
nous errons    
clowns de nos nuits    
contro il maltempo   
sotto la coperta grigia    
amori scambiati    
di nascosto    
cinghie che legano il corpo    
sul carrello accidentato    
istinti dimensionati.        
 
Du noir au blanc    
sui piedi    
capelli arruffati    
accarezzando la spalla nuda    
nuvole in lento sviluppo    
camminiamo lungo il fiume    
trota immobile    
al salvadanaio dell'allodola    
chiave di selezione nebbiosa    
contro la quercia che canta    
vento del nostro incontro    
in fragile fioritura    
arco e violino    
marcia forzata    
alla nostra coscienza    
nella riabilitazione dei nostri antenati    
svegliare la guarigione    
accoglienti luci del focolare     
come una decalcomania della nostra eterna infanzia.        
 
 
609

Ai covoni di San Giovanni

A suon di pifferi    
i topi si radunano    
in riva al mare    
lungo le aspre scogliere  
velo per il culmine    
de l'expédition communautaire.        
 
Navrés d'être du tas    
certains    
des petits des longs des blancs des noirs    
ont quitté l'exode punitif    
pour sur la route des alpages    
rejoindre les clarines de l'enfance.        
 
Claquent des doigts    
les organisateurs du voyage    
sans que nous obéissions    
noi    
les sans dotes    
les pétris d'amour.        
 
Au félibrige le son des promesses    
à l'avenir le chant des plaintes    
reste la marche nuptiale    
vers de plus amples conquêtes    
la toute belle levée    
des gerbes de la Saint Jean.        
 
 
 
608

Chanter la romance

A cru
à cuit
se déchirent les dingos de la planète
dans cette marche vers la destruction
au solstice musical
à la partition enfantine.
 
Chanter la romance
en cette nature nourricière
nous remplit d'aise
à la vie à la mort
la Terre tremble
et le violon de Didine nous rabobine.
 
Condividi la torta
i pro ei contro
della ricerca del senso
tra il possesso
e caos
stiamo entrando in tempi strani.
 
La viverna può divertirsi nel suo stagno
le bombe distruggono il patrimonio
bambini che giocano tra le macerie
i volti si offrono al sole ultimo
i profeti salgono al pulpito
l'ordine sarà stanco di fingere.
 
 
 
607

il giuramento di pace

Fuggirono    
tra i blocchi caldaia    
portandolo lì    
gli spiriti    
che lentamente ha cercato di raccogliere    
i profumi della città    
raccolti in tempo ventoso    
lungo le sponde del canale.       
 
Non c'è sguardo    
portato alla finestra    
rispetto agli aspetti oscuri    
delle nostre impronte vetrificate.        
 
Oltre la breve influenza    
persone impegnate con piacere    
si sono messi in cammino    
per    
attraversato il ponte    
sfida la tempesta    
collusioni rapidamente chiuse    
senza allegati seguenti    
quelle ombre ribelli    
meno incline a modellare la terra    
solo per portare alto il giuramento di pace.        
 
 
606

Un martedì in Lozère

 

Il cuculo soliloque   
a intervalli        
passa l'aereo Latécoère    
poi silenzio    
i faggi    
        con tronchi maculati    
                accarezzato dalle foglie    
una mosca nell'abitacolo sta facendo un casino    
        e atterra sulla mia mano    
si leva un vento leggero    
luce e ombra sotto il fogliame    
il sentiero obliquo sulla sinistra più avanti    
il sentiero e il suo crinale d'erba nel mezzo.        
 
Consapevolezza di ciò che vive    
respirazione    
il peso delle gambe    
        avambracci    
        dalla testa al collo    
        dal mio posto    
questa saliva in bocca.              
 
Una farfalla attraversa un raggio di luce    
Il sole ritorna 
accentoformica i contrasti sotto gli alberi.        
 
Più calmo mentale    
chiudere gli occhi    
concentrarsi sulla respirazione.          
 
Dopo qualche istante di silenzio    
per essere pronti a ricevere ciò che viene    
        che è    
un vento fresco sulla pelle nuda    
        la carezza degli angeli    
cosa c'è intorno a me    
        fuori dalle forme degli oggetti    
        questa gravidanza vuota    
        e pieno    
                di ciò che mi prende    
                di ciò che mi unisce.        
 
    Sento il mio stesso essere    
        e ho visto    
                percepisco    
et baigne dans ce qui coule 
         in ciò che lega i miei elementi biologici 
con gli oggetti elencati    
        registrato in memoria    
        e occupare l'intero campo    
mentre tra questi oggetti ci sei tu
        ci sono io che sto cercando 
        il molto misterioso.        
 
Il mio corpo è a batteria aperta     
        è montato    
                vedere l'odore sentire il gusto    
ciò che ho già sentito visto sentito e gustato    
è confermato    
e quello sono anche io    
        un me libero    
        chi vede sente odori e sapori    
                cosa non sono io.        
 
Ma main touche l'inconnu    
lei non è solo per me    
il mio cervello la guida    
ei suoi automatismi sono reminiscenze    
da quello che ho vissuto in passato       
        et che provengono da da oltre il mio passato
        et che vengono dal fondo dei secoli. 

    Durante la notte    
mentre è giorno    
una pioggia leggera becca il fogliame    
e peggiora    
Partecipo al concerto dei picoti picota    
seguito da grosse gocce     
sur le toit du vito    
passa un trattore     
il soulève la poussière   
si alzano odori di terra bagnata    
si stabilisce un tempo senza tempo    
il brivido continuo dei faggi    
spingi grandi gocce da solo 
in un coro a gola aperta
una goccia su una foglia    
oscilla senza intoppi    
quindi torna rapidamente alla sua scossa dal vivo    
alla sua danza nel vento.          
 
 Un ramoscello e le sue foglie mi parlano    
sulla porta    
tutto si muove    
così finemente    
tutto vive    
le gocce che colpiscono il tetto    
sono sfere di acqua, aria e luce    
chi mi nutre    
orecchio e cervello in simpatia    
sul parabrezza si formano striature d'acqua.       
 
Sono quello che sento    
sta accelerando    
gli uccelli stanno ancora cantando    
sullo sfondo dell'orchestra    
Mi consumo    
il cuculo riprende il suo cuculo    
Sono sospeso    
Non tocco più terra    
rallenta    
una leggera sensazione di freschezza mi coglie.        
 
Avremmo tutti gli stessi sentimenti    
Sogno ad occhi aperti al suono dell'aereo Latécoère    
le mille dita che tamburellano sulla lamiera    
        penetrami    
je suis la pluie le bruit de ce que j'écris.        
 
Le gocce sono distanziate        
i faggi presenti    
dietro il muro di pietra    
le foglie secche non sussultavano    
nella loro quiete    
arricciato.        
 
Il cuculo lontano    
i canti degli uccelli    
prendere in consegna le gocce d'acqua    
ritorna il silenzio    
il respiro c'è.        
 
una sinfonia    
Vivo una sinfonia    
io sono la sinfonia    
fuori i suoni.        
 
Una mosca sta facendo un casino.        
 
 
 
603