Il mondo della notte
al ticchettio dell'orologio
prosciuga il cuore
tinnito
iniziando i dubbi ei dolori
del povero contadino
in un imbroglio di connessioni
per togliere il suono dal basso
per rappresentare graficamente il suono sopra.
Di questo mondo inventato
alla Guinness dell'arte minimale
rimane aperto
la presenza dei sogni
strapazzato dal clamore delle chiacchiere
nelle giacche marroni della mente
avvolto nelle soddisfazioni
della distribuzione dei premi
al tempo di Giovanni Battista.
C'era
il mare che si ritira
sulla sabbia
le trecce di capelli del tosato
criniera di cavallo
scomparso nel maremoto
a contatto con ventose aria ed etere
raccolto mezzo mistero
perla mezza scura delle insidie.
Al sorgere la rosa puntava
con odore di alghe verdi
effetto del linguaggio
porgendogli la bocca piena
bolle di metano
a livello delle cabine balneari
poi alla deriva all'orizzonte
il lupo che piange il windsurfer
davanti all'onda sublime.
gli rispose
fischietti di sicurezza
presunti istrioni della Relève
perpetuando alle porte della città
paura degli invasori
fare clic sui loro stivali di ferro
i ciottoli umidi dei vicoli bui
con odori pestilenziali
per tagliare la gola ai senza maschera.
Non lontano da lì
sotto la doratura della ragione
preda dell'impazienza dell'attesa
Il piccolo Pierre guardava le ultime palpitazioni della candela
compagno di guardia in ritardo
passato a torcere il collo alle follie dell'oblio
omaggio reso a colui che in fondo alle calle
amava il piccolo sassolino bianco di bianco.
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