memoria in apnea quattro fiori sul davanzale bambina a quattro zampe a galla di un sole infranto da mio fratello, mio amico, mio figlio, mio amico soci all'alba un mandorlo in fiore quando l'unghia colpire con una linea netta il passaggio dell'estate risveglio della torre di avvistamento sulla pianura sistemata saggio frontespizio sopra la foresta occhio assistente sans qu'alunissent pensieri salire in cambio questa guglia della cattedrale rompendo il cesto di vimini del patrimonio estensione sul foglio delle origini nel processo dell'essere le galosce sospese alle estremità delle gambe magre Appena vai polvere d'oro cancellando le mani lo scettro dei requisiti testi sfuggiti di una pelle scoppiata sospetto di ricordi senza fame in questa terra oscura dove le donne, uomini e bambini dopo la mitraglia incenso con la loro chiarezza la manciata di fiori appassiti capelli arruffati al sarcasmo degli elmi a spillo rompendo gli stinchi dei corpi sbiancati nel circo di un'evacuazione di emergenza carrelli e pacchi da abbinare la mia bambina accenderò il fuoco ancora una volta raccontarti una favola della buonanotte carta stagnola posto sul davanzale della finestra galleggiare sul mare dei ricordi rituale di corteggiamento apertura bianca porte dell'amore spingere con un gesto tenero lontano dalla riva l'ombra dell'olmo colossale.