parole ed erbe

 

 parole ed erbe   
 tra le spighe di grano   
 per i mirtilli di fuga lungo la strada   
 rannicchiati come neve in primavera   
 nella jeep    
 della riconquista.      
  
 Sotto un cielo immenso   
 con piccoli ciuffi bianchi e rossi   
 sussurrò le iniziali   
 con gli occhi aperti   
 sa di metallo sotto la lingua   
 tali sassolini si agitavano all'estremità di un bastone.      
  
 La scogliera sospesa   
 orlato gli artigli del mare   
 sui ciottoli della battigia   
 note tenere a portata di sorrisi   
 commerciato come gabbiani loquaci   
 raccogliendo i festoni muschiosi.      
  
 Arroccato sulle tavole più alte   
 i quaderni di ieri   
 erano le conchiglie della nostra biblioteca   
 condanne sospese   
 dei nostri padri e madri   
 lavare il bambino con un'oncia di "Ha un buon profumo".      
  
 Batti i chicchi di grandine   
 sul bicchiere dei santi di ghiaccio   
 radura di lunga vita   
 apertura a chi meglio   
 le palpebre delle nostre paure arcaiche   
 che nessun uomo può domare.      
  
 Schiaffo e vesciche   
 per il ritorno dei dimenticati   
 in una coorte inquietante   
 nell'aria di una bobina   
 accendere sbuffi di feromoni   
 di un pensiero vigile.      
  
 Sotto la tenda   
 tè caldo e dolce   
 elenca i polloni dell'età   
 propizio a fuggire nelle strie dell'oriente    
 campanelli d'emergenza accecanti   
 della nostra ricerca di sicurezza.      
  
 800   
 
 
 
 
  
 

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