Con quattro mani
Mostrami che manca il pollice
E che l'alfa e l'omega
Non sono sollievo
Che in caso di condivisione.
barba folta
Piccola bocca senza labbra
Rividi quella notte di febbraio
Levrieri della mia infanzia
Correnti tra i campi.
Il mio corpo tatuato
Ondate magistrali di Gavrinis
Mi sono apparse sagge increspature
Nella baia del Morbihan
In aumento della marea.
Testa formosa
Aureolata da una bistouille monetizzata
Credo in un Dio felice
Occhio per occhio
Al passaggio fraterno delle figure coricate.
E viene da me
Il prurito causato
Dal lungo sedile
aspettando al sole
sbattere le ali
Come piccole braccia
All'ombra dei frassini
Al cancello sud
della costruzione
figlio immacolato
Palpebre di terra
Mezzo risorto
Lungo l'orizzonte
Per tenere il reale
Spessa e forte
Sotto l'arco dei due mondi
Uno delicato e volenteroso
L'altro fiero di aver trovato la chiave
Parole l'ordine essenziale Vestito con un abito delle circostanze
A volte commosso
Ma portando la neve
Sulle ceneri dell'oblio
Che l'immaginazione incenerisce
In tempi di grande solitudine
Ad est di ogni faccia
Ricordando la roccia
Sormontato dal faro Dall'altra parte della presenza.
1003