Ogni faccia è un testo da decifrare . Se osservo il volto dell'altro senza riducilo a ciò che penso di sapere, quindi può verificarsi un'apertura la mia coscienza ed è così che Dio viene in mente .
Il volto dell'altro riconosciuto nella sua alterità è dell'ordine dell'elusivo e l'infinito .
La faccia è un continente che non abbiamo mai finito di esplorare, una terra senza limiti, un oceano senza fondo.
Ses tratti, il suo sollievo come quello di la crosta terrestre, portare l'impronta di tutti i piccoli e grandi frullati che lo ha segnato .
Leggere tra le righe del viso presuppone a " chiaroveggenza " che viene dal cuore, Vada dritto nel cuore eche si chiama amore. le viso, questa icona dell'invisibile, è buono più bene, più prezioso e ancora più bello, quando l'essere che l'ha dipinto con la sua esperienza, è superato la prova.
Il rapporto con il viso avviene come bontà .
Guarda la faccia di una persona, è mettere il suo ego da parte, sta cercando di dimenticare, così io ; è lasciarsi contemplare dal volto di l'altro, di questo prossimo che c'è, davanti se stessi e ci obbliga, necessariamente e teneramente, per fare dello straniero il suo fratello più prossimo.
" Guardandoti il tuo bel sorriso mi invade ... Sono ancora di questo mondo? ? " " Grazie, madrina . Grazie mia buona fata . "
E pur avendo ceduto troppo per meno di niente all'evento esterno, questo però mi ha permesso di leggere i miei demoni interiori e un piccolo passo verso la luce.
E non è così male soprattutto se, il vento che agita le turbine eoliche, elenca le meravigliose possibilità del mondo.
” È la pratica che rende perfetti, questo è
leggendo che si diventa convolvolo. “
E fotografando si diventa fotografi –
È colpa del grafico e dello sfondo e se si uniscono diventa ”
bisogno di rappresentare graficamente lo sfondo ” –
Questo è uno scritto vicino alla Visione. Quindi quello dentro
sviluppando il processo integrativo della catena fatta di parole e suoni di
cosa mostra, oltrepassiamo il muro del simbolismo. C'è quindi l'accesso a
parla per essere, colpa attraverso la quale inghiottono i paradossi, senza senso, un respiro
novità, e il volo casuale di un grande uccello ebbro di libertà : il
pazzo in essere che capovolge le prospettive di qualsiasi progetto umanista.